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Pagamenti con il pos anche in spiaggia: i dubbi dei balneari

Quella del 2022 sarà un’estate cashless, come previsto dal Decreto PNRR approvato all’unanimità dal Consiglio dei Ministri che mette l’obbligo di pagamento con carte di credito o bancomat dal prossimo 30 giugno

Per il turismo è una svolta essenziale per combattere l’evasione fiscale, ma alcune categorie sollevano dubbi. Se, infatti, albergatori e stabilimenti balneari già utilizzano il pos da molti anni per il pagamento di camere e ombrelloni, questo sarà obbligatorio anche per pagare caffè e piccole consumazioni come gelati e bibite.

La stragrande maggioranza degli operatori balneari sono quindi attrezzati – afferma Simone Battistoni, presidente della Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico – anche se ci sono dei mugugni. Ad esempio quando un ospite viene a prendere un caffè o una bottiglietta d’acqua che costano un euro o poco più, di solito lascia gli spiccioli e prende lo scontrino; con l’obbligo del pos ci possono essere dei disagi in termini di perdite di tempo, che oltre ad influire negativamente sul nostro lavoro, possono disturbare i clienti

 

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